Canonico Francesco Scioli
Francesco Scioli (Monteroduni, 1829-1911), canonico della parrocchia Collegiata di San Michele Arcangelo, è il precursore degli studi storico-archeologici riguardanti il territorio di Monteroduni.
Di idee liberali, si dedicò alla letteratura, alla poesia, alla tragedia, all’omeopatia, alle traduzioni (dal latino, greco e francese), e fu autore di molte opere. Fondò nel 1857 il Complesso Bandistico di Monteroduni, fu appassionato di archeologia preistorica, tanto da godere del titolo di Socio Corrispondente dell’Imperiale Istituto Germanico Archeologico.
Scrisse “Cenni sulla importanza dell’archeologia preistorica”, pubblicati sulla Rivista Italiana di Palermo il 14 aprile 1881 e seguenti (nn. 15-20), e su Il Sannio il 13 aprile 1882 e seguenti.
Intrattenne una corrispondenza con Luigi Pigorini, considerato il padre della paletnologia italiana. Sul relativo carteggio riportiamo l’articolo apparso sul n. 14/2013 della rivista Archeomolise. Riportiamo pure due articoli dell’eminente paletnologo Luigi Pigorini apparsi sul “Bullettino di paletnologia italiana” nel Vol. VII, anno 1881, e nel Vol. XIII, anno 1887. Inoltre, il Canonico Scioli presentò per l’allestimento del Museo Archeologico Sannitico di Campobasso, nel 1881, tre Schemi Grafici relativi al territorio di Monteroduni, suddivisi in Età della pietra, Età sannitico-romana, Età medievale, fondamentali per le successive ricerche, che ugualmente riportiamo nella presente sezione. Tali Schemi sono oggi sono conservati nell’archivio della famiglia D’Appollonio tenuto presso la biblioteca Michele Romano di Isernia.
Lo storico Ing. Giuseppe De Giacomo curò le pubblicazioni “Scritti autobiografici e corrispondenza – Volume I” (dicembre 1987) e “Note all’opera del Canonico Francesco Scioli – Scritti autobiografici e corrispondenza” (dicembre 2000), imprescindibili per capire sia la poliedrica intelligenza dell’illustre Canonico che aspetti inediti di storia della comunità monterodunese.