Il Cammino del Fiume 2
Il Cammino del
Fiume 2 si svolge nella parte a valle del ponte della ferrovia, e così completa
l’intero percorso del Volturno nel tenimento di Monteroduni.
Riprende allora
da S. Eusanio e, seguendo la vecchia statale, corrispondente al tracciato dell’antica
via romana, incontra subito, nella rigogliosa contrada Socce, il “Casino Scarduzio. Dal Casino, imbocca la stradina che scende al Fiume e
raggiunge il luogo dove l’antica via romana superava il Volturno con una scafa,
e dove oggi si trova il ponte ferroviario noto come “Ponte di Ferro”.
Inizia qui a
seguire una pista che si addentra in un fitto boschetto di pioppi, saliconi,
ontani. È, questa, una piccola oasi naturale popolata da donnole, faine, tassi,
istrici, cinghiali, e da poco anche da caprioli: la Chiuppera. Il
Cammino percorre interamente “l’oasi umida” della Chiuppera, seguendo la
pista che si snoda tra la fitta vegetazione, e incontra l’importante torrente Mataranne
che si forma dalla confluenza delle acque del Cursitiello con quelle provenienti
dal vallone della Ravicella e da Caprionero. Il Mataranne qui si dipana
tra una quasi impenetrabile vegetazione creando, prima di sfociare nel Fiume, suggestivi
e selvaggi angoli.
Attraversata
la Chiuppera, il Cammino giunge al Ponte 25 archi, e poi, a valle del
Ponte, entra nella contrada Limiti Santo Spirito, che percorre seguendo una
pista che costeggia il Fiume. Durante il tratto in questa arida contrada, è
possibile raggiungere i ruderi di un enigmatico ponte di epoca romana che ancora
resistono, nell’alveo del Fiume, alle correnti.
Il Cammino raggiunge
quindi l’alveo della Rava delle Cupelle, un torrente che qui confluisce nel
Fiume dopo aver attraversato la profonda Forra del Peschio Rosso e,
attraversato l’alveo, arriva alla contrada Campo la Fontana in corrispondenza
di un’area molto frequentata nei mesi estivi da escursionisti e campeggiatori.
Subito a valle,
il Cammino percorre il sito di una vecchia cava di materiale ghiaioso che,
nella metà degli anni ’90, fu recuperata per farne un “parco fluviale”, e giunge
all’estremo lembo a ovest del territorio comunale, posto ai piedi delle prime
pendici del Monte Gallo lungo il cui crinale corre il confine regionale con la
Campania, cioè alle rigogliose campagne della “Sicilia” (così veniva chiamata, per
la sua fertilità, la contrada).
Il nome Campo
la Fontana è dovuto alla presenza di una importante sorgente che alimenta un torrente
sfruttato per l’irrigazione. Lungo le sponde del torrente, in un luogo prossimo
al Fiume raggiungibile seguendo la stessa stradina percorsa nell’area
recuperata appena prima toccata, si trovano i ruderi di due pile dell’imponente
Ponte Latrone e di una singolare chiesetta
campestre alto medievale di forma tricora.
Il Cammino
completa così, al Campo la Fontana e al Ponte Latrone, i quasi sei chilometri
del corso del Volturno nel tenimento di Monteroduni, e da qui fa ritorno,
seguendo lo stesso percorso dell’andata, a S. Eusanio.
Lunghezza 10,5 Km - Dislivello 645 m - Durata 4h
Il Cammino del Fiume 2
L'Associazione Gea- Monteroduni non garantisce la fruibilità dei percorsi in giornate differenti da quelle in cui vengono organizzate le attività sociali. Per info: contatti